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Dry Martini cocktail (extended).

Un po' di storia.

Esistono molte versioni più o meno confermate, io vi propongo la più accreditata e ricca di dati. Nel libro "Stirren not Shaken the Dry Martini" l'autorevole amante della bevanda John Doxat, racconta che ebbe origine nel 1910 al bar del "Knicherbokers" di New York dove svolgeva il suo operato il signor Martini, italiano, nativo di Arma di Taggia in provincia di Imperia. Modificò il "Gin and French" già esistente, miscela in parti uguali di gin e vermouth dry francese.

  foto bottiglietta di 100 ml. di amaro Bitter orange fotoA

Miscelò gli stessi ingredienti raffreddandoli in un grande bicchiere e

in presenza di abbondante ghiaccio

aggiunse alcune gocce di Bitter Orange

e dopo aver mescolato, travasò il tutto in coppa filtrando il ghiaccio.

 

Aromatizzò la bevanda con l'olio essenziale della buccia di limone e aggiunse un'oliva come decorazione. La modifica importante fu cambiare il vermouth francese per uno italiano(Martini extra dry).

 

Veniamo al video, scusatemi se non mi sentirete parlare ma visto che non ho una voce da doppiatore del cinema per il momento mi astengo. Alcuni piccoli dettagli non sono perfetti ma sto veramente facendo tutto da solo, comprese le riprese video..

La ricetta ufficiale AIBES e IBA è:

DRY MARTINI
Before Dinner Cocktail
  • 6 cl Gin

  • 1 cl Dry Vermouth

Pour all ingredients into mixing glass with ice cubes.

Stir well.

Strain in chilled martini glass.Squeeze oil from lemon peel onto the drink, or garnish with olive,(raffreddato e miscelato nel mixing-glass e servito nella coppetta Martini, spruzzo dello zesto di limone o oliva a guarnire).    Io personalmente continuo ad aggiungere le gocce di Orange Bitter  e utilizzo entrambi le guarnizioni (olio essenziale della buccia di limone e oliva). E' più ricco.

 


Nel primo passo preparo la miscela usando il jigger o misurino (presente in foto nella pagina gli-attrezzi-foto ingredienti Dry Martinidel-barman  al nº 23). Importante !! raffreddare sempre bene coppa e mixing-glass, Ho versato il vermouth per metà della parte da 2 cl.  e il gin  una parte e mezza dal lato dei 4 cl.
Nella  seconda parte  preparo normalmente il cocktail senza usare il misurino.
Nella terza parte potrete vedere come preparo quello che viene considerato il più secco dei Martini, dove il gin prende solo l'aroma del vermouth con il quale si è  "lavato"  il ghiaccio precedentemente. Questa preparazione me l'hanno insegnata come " versione Hemingway" dal famoso scrittore amante della miscela. Quando lo scrittore faceva tappa a Venezia si faceva preparare il cocktail chiedendo di  sostituire il martini dry con il vino Cartizze per  "lavare" il ghiaccio. Interessante. Un'altra preparazione con molti consensi negli Stati Uniti è il dirty-martini (martini sporco)bevanda che si ottiene aggiungendo alla ricetta originale un cucchiaino da caffè della salamoia delle olive usate per la guarnizione.
 
Nell'ultima parte vi offro una vista laterale della stessa preparazione. 
foto laterale preparazione Dry Martini
 
Mi raccomando, le coppe non prendetele mai per la parte alta, solo per il gambo.
 
Spero tanto che il video porti un pò di chiarezza, non dico per i professionisti ma almeno per chi alle prime armi sente il bisogno di migliorare le sue conoscenze.

   

dry martini cocktail

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